STUDIO COMMERCIALE E LEGALE "DI BENEDETTO - NATELLIS"

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Schema di segnalazione di presunta ingannevolezza di un messaggio pubblicitario o illiceità di una pubblicità comparativa

Per denunciare la presunta ingannevolezza di un messaggio pubblicitario o l'illiceità di una pubblicità comparativa è sufficiente , una segnalazione su carta semplice, indirizzata a:

Autorità garante della concorrenza e del mercato
Piazza G. Verdi, 6/A - 00198 ROMA

LA DENUNCIA DEVE CONTENERE I SEGUENTI ELEMENTI:

numero 1la qualificazione del denunciante , la legittimazione alla richiesta e il titolo in base al quale si effettua la denuncia;

numero 2elementi idonei a consentire l'identificazione del messaggio pubblicitario oggetto della richiesta. Vanno sempre fornite tutte le indicazioni necessarie alla individuazione del mezzo/luogo/data di diffusione. È necessario inviare una copia o una riproduzione fotografica del messaggio. Per le pubblicità trasmesse in TV o via radio, va specificata l'emittente, il giorno e l'ora di diffusione del messaggio. Per le pubblicità diffuse via internet, va inviata copia delle pagine del sito, nonchè indirizzo del sito, giorno e ora del rilevamento. Per le pubblicità telefoniche occorre un resoconto dettagliato della chiamata ricevuta specificando, se possibile, luogo, giorno e ora della telefonata e numero del telefono chiamato;

numero 3l'indicazione degli elementi di ingannevolezza ritenuti presenti nella pubblicità, che possono riguardare:
a) non riconoscibilità del messaggio come pubblicità, in quanto è mascherato, ad esempio, sotto altre forme (pubblicità redazionale, product placement, pubblicità subliminale, offerte di lavoro, e cosí via.);
b) caratteristiche dei prodotti o servizi (disponibilità, natura, composizione, metodo e data di fabbricazione, idoneità agli usi, quantità, descrizione, origine geografica o commerciale, risultati ottenibili con l'uso, prove o controlli, ecc);
c) prezzi e relative modalità di calcolo, condizioni di offerte di beni o servizi;
d) identità, qualificazione, diritti dell'operatore pubblicitario, ovvero dell'autore o committente della pubblicità;
e) uso improprio dei termini "garanzia", "garantito" o simili;
f) pubblicità riguardanti prodotti suscettibili di porre in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori;
g) pubblicità che abusano della credulità o mancanza di esperienza di bambini o adolescenti, o dei naturali sentimenti degli adulti nei loro confronti;

numero 4richiesta di intervento da parte dell'Autorità contro la pubblicità in questione, nonché eventualmente, nei casi di particolare urgenza, richiesta motivata di sospensione provvisoria della pubblicità;

numero 5firma del denunciante (se si tratta di associazioni di consumatori o concorrenti, è necessaria la sottoscrizione da parte del rappresentante legale).

 

Lo Studio, tramite professionisti esperti in materia, è in grado di valutare, previo appuntamento, l'opportunità di proporre istanze all'Autorità avverso casi di pubblicità ingannevole o illecita.

Avv. Anna Maria Natellis

La prima valutazione è a titolo GRATUITO.